Allo scoccare della mezzanotte dell'ultimo dell'anno, dopo aver intonato l'inno di ringraziamento -Te Deum-, nella nostra comunità è consuetudine che ogni partecipante alla veglia, estragga dal cesto pieno di bigliettini, ognuno con un nome di un santo, il protettore per l'anno che inizia.
Padre Giuseppe ha estratto il Santo protettore per l'Opera; quest'anno casualmente sono due i protettori (due biglietti erano incastrati l'uno nell'altro): San Giuseppe Benedetto Cottolengo (30 aprile) e Santa Anna (26 luglio).
San Giuseppe Benedetto Cottolengo è invocato per la fiducia nella Divina Provvidenza.
Sicuramente sara’ conosciuto da ciascuno di voi per l'ospedale di Torino chiamato per l’appunto "Cottolengo" dove vengono ricoverate persone con gravi disagi fisici.
Dopo l’incontro con una donna gravida, senza-tetto e rifiutata dagli ospedali, San Giuseppe Cottolengo decise su ispirazione della Vergine Maria di aprire una casa per i poveri, rifiutati da tutti.
In tutte le sue opere si affidava alla Provvidenza avendo fiducia nel fatto che Dio lo avrebbe aiutato a superare le inevitabili difficoltà e lo avrebbe messo in grado di trovare sufficienti fondi e aiutanti.
Per molti aspetti la nostra Opera ha delle affinità con la vita e l’opera di San Giuseppe Benedetto Cottolengo: la fiducia nella Provvidenza, una profonda venerazione per la Vergine Maria e l’accoglienza soprattutto a quelle mamme prive di ogni sostegno economico, se non addirittura abbandonate dai servizi sociali e quindi in tal caso è l’Opera, sorretta dalla Provvidenza, a farsene carico.
Sant'Anna, quante di voi l'avrete invocata per essere protette durante la gravidanza o per affrontare un parto difficile!
In questo nuovo anno in cui prevediamo di ultimare la costruzione della seconda ala della “Casa SS Salvatore” ,che come ben sapete, accoglie la maternità ed infanzia abbandonata e perseguitata, quali migliori protettori potevano patrocinare la nostra causa?
A San Giuseppe Cottolengo chiediamo di intercedere affinché la Provvidenza continui ad assisterci attraverso la solidarietà di tutti quegli uomini di buona volontà per sostenere i gravosi costi della costruzione.
Al momento presente la casa necessita di tutti gli impianti interni ed esterni , infissi, porte ecc. nonché di tutte le misure di sicurezza e la sistemazione della parte antistante della prima e seconda ala.
Tutto questo si traduce nella necessità di un’ingente quantità di risorse finanziarie!
Ben consci che il momento storico che stiamo vivendo è piuttosto critico per l’economia familiare, ma ben più consci che chi dona per una giusta causa, il Signore sarà ben propizio nel remunerarlo in benedizioni, osiamo rivolgerci a voi lettori perché ci sosteniate nelle opere che ci prefiggiamo per la Sua maggior gloria e perché possiamo contribuire insieme ad alleviare le tristezze e le miserie dell’umanità.
A Sant'Anna affidiamo la nostra casa d’accoglienza perché possa essere un degno rifugio e sostegno per tutte le donne disagiate, con maggior riguardo a quelle non difese dalle istituzioni, perché possano con coraggio e dignità vivere la loro maternità.
San Giuseppe Benedetto Cottolengo e Sant’Anna sosteneteci e guidateci nel nostro apostolato! Sr. Marisa
Ricordiamo :
A Bolsena durante una S. Messa, dall'Ostia sgorgò sangue vivo che impregnò il corporale. Per ordine di Papa Urbano IV, a seguito di quel prodigio fu istituita la festa del Corpus Domini ed il corporale fu posto nel Duomo d'Orvieto costruito a ricordo del miracolo.