Carissimi
lettori, il testo che questa volta vi propongo è di Riccardo Fogli, quando era
giovane. Il tempo passa, è vero, ma quello che si
semina resta e a suo tempo germoglia e porta frutto. Così è per le belle
canzoni, non vengono dimenticate ma al momento giusto riecheggiano
nel cuore di chi le ascolta. Non mi stancherò mai di dirvi che
la musica è vita, è arte, ti regala le ali per volare e raggiungere Dio. Dopo
questa premessa torniamo con i piedi per terra ed eccovi il testo:
Quanta notte che c'è
tu che manchi, sei dentro me
e mi fai compagnia
e mi sorridi e mi mostri la via.
Via dal tempo e dai guai,
tu amore adesso che fai
vita, la vita così
se tu mi lasci ed io resto qui,
Beh, allora
da dove cominciamo? Ah, sì, dalla notte così come inizia il testo della canzone. Non so se avete
preso coscienza dei tempi che stiamo vivendo, sono di buio e di
incertezze, ci sentiamo persi e la domanda che nasce spontanea è:- “Gesù, dove sei?” La risposta, che io do prima
a me stessa e poi a voi che leggete, è: - ”Nei momenti più difficili della vita
Gesù ti regge tra le sue braccia”. La mia consolazione è proprio
questa: sapere che Gesù, che
è amico e Padre, non ci abbandona mai. Tutti abbiamo bisogno di un Padre che ci
sorrida e ci mostri la via.
Quando parlo di buio mi riferisco non soltanto alle tenebre ma anche allo
spegnersi dell’amore; tutti vogliamo sentirci amati, ma non tutti sappiamo
amare. Oggi assistiamo, impotenti, a tanta cattiveria, diffidenza e avidità, si
pensa solo a possedere, più si ha e più si vuole, vi è una fame insaziabile,
una guerra continua per la sopravvivenza, dalla quale non ti puoi sottrarre. Un
vuoto che ci si porta dentro, che è assenza di Dio, sembra prevalere.
Aveva
ragione Sant’Agostino quando diceva: “ Dio, tu ci hai fatti per Te, e il nostro
cuore è inquieto finché non riposa in Te”. L’inquietudine di Sant’Agostino è la
nostra inquietudine, ma dove è finito l’amore? Sembra
che a noi sia rimasta solo la sete della samaritana “Signore, dammi quest'acqua,
così non avrò più sete…”. Gesù
ci invita ad attingere alla vera sorgente, che è il Suo cuore, il Suo amore, ma
noi, di risposta, ci dissetiamo alle piccole fonti.
Che strano
vero?
Sono gli scherzi dell’amore, è un vero mistero di Dio. Poi, all’improvviso, dopo
tutto questo tram tram, ti fermi un attimo e ti
chiedi:
Ma dove andrò a finire?
…dov'è che andrò a finire,
Ecco
il rimpianto dei tempi che furono e la presa di coscienza di quanto siano preziosi
i momenti belli che Dio ci dona, peccato solo che ne prendiamo coscienza quando li perdiamo, “l’amore si piange quando si
perde” Perché dobbiamo rimpiangere i momenti che furono, cerchiamo invece di
valorizzarli nel presente.
… Dov'è
che sto andando,
dove mai io atterrerò,
che cosa voglio dire,
che cos'è che mi tormenta,
cos'è che mi fa illudere. Dio, Dio come vorrei …
… quei vecchi giorni nei giorni miei
e via anima mia
in mare aperto, aperta poesia.
cosa lascio dietro di me,
dove mi stai aspettando,
che cos'è che da tristezza,
che fa venire i brividi.
… Dio, Dio come vorrei
guardare il mondo con gli occhi tuoi,
non so cosa darei
per essere dove ora tu sei;
Impariamo a vedere le
persone, gli eventi con gli occhi di Gesù, con gli occhi
della fede, saranno queste le chiavi che ci permetteranno di aprire le porte
dei cuori dei nostri fratelli.
Se siamo di quelli che credono alle parole del V
angelo,
cerchiamo di guardare avanti e di aver fede “almeno quanto un granellino di
senapa”, così sposteremo le montagne che ci ostacolano. Questo è
Vangelo! Basta solo crederci e i miracoli accadono
Sor.Lucrezia
P.S. Alla prossima avventura.