IL travaglio della vita emergente
La scienza ci permette di conoscere in grande dettaglio i diversi processi attraverso cui un nuovo essere umano inizia la sua esistenza. ma non ha ancora scoperto o chiarito tutto. Più conosceremo la verità sull’uomo,ontologicamente inteso, più sapremo rispettarlo nella sua dignità. Secondo la descrizione di alcuni biologi la fecondazione, intesa come processo, è data da eventi microscopici e submiscroscopici molecolari tutti indispensabili e di varia durata, che si sviluppano in modo continuo, iniziando con l’incontro tra lo spermatozoo e l’ovocita, continuando con la fusione dei gameti e dando luogo in un tempo variabile tra le 16-30 ore alla prima divisione cellulare (embrione a due cellule). La fecondazione quindi induce tutta una serie di eventi articolati e trasforma la cellula uovo in "zigote". In preparazione alla fecondazione ambedue i gameti sottostanno ad una serie di modificazioni che hanno due particolari scopi: preparare dal punto di vista formale i gameti alla possibile fecondazione (capacitazione), e ridurre il numero dei cromosomi alla metà di quello della cellula somatica cioè da 46 a 23 cromosomi (maturazione o meiosi). La riduzione è necessaria, altrimenti la fusione della cellula maschile con una femminile avrebbe come risultato un individuo provvisto di un numero di cromosomi doppio rispetto al normale. Quando questo processo è avvenuto, l’’unione dei due corredi cromosomici detti ploidi porta alla formazione dello zigote (stadio unicellulare dell’embrione). Lo zigote, appena avvenuta la fecondazione, è diploide (46 cromosomi) in quanto consegue alla fusione di due nuclei aploidi. I cromosomi saranno metà di origine paterna e metà di origine materna, con una combinazione che li renderà differenti da quelli di entrambi i genitori. È già determinato il sesso del nuovo individuo, che é già in fase di sviluppo, attraverso il processo di segmentazione, che lo trasformerà in un organismo pluricellulare complesso, per permettere la formazione delle nuove strutture che mano a mano andranno differenziandosi. E’ ancora incerta la terminologia che caratterizza la descrizione dei primi stadi dello sviluppo dell’essere umano, fenomeno questo che facilita l’uso di medesimi termini per sostenere ipotesi interpretative diverse o l’uso di termini diversi per indicare fenomeni già noti e classificati sotto precedenti termini, un esempio è dato dal termine recentemente introdotto di ootide. L’ootide o ovocita a due pronuclei o prezigote presingamico (ovocita nel quale lo spermatozoo è gia entrato ma i due nuclei non si sono ancora fusi) è un termine in realtà che indica un fenomeno già noto ed è uno dei primi stadi della fecondazione, l’ootide non è una cellula inerte nella quale è semplicemente penetrato il nucleo di un’altra cellula, ma è una vita umana individuale a pieno titolo e merita rispetto esattamente come lo zigote, l’embrione, anche se non c’è ancora stata la fusione dei due patrimoni genetici in uno nuovo e originale. Se il processo non verrà alterato, si organizzerà come fusione. Il processo è orientato nel tempo, nella direzione di una progressiva differenziazione fino al pieno sviluppo del nuovo essere umano. Dal punto di vista morale il semplice fatto di essere in presenza di un essere umano, se pure allo stato potenziale, e sarebbe persino sufficiente il dubbio di trovarsi alla sua presenza, esige nei suoi confronti il pieno rispetto della sua integrità e dignità. Ogni comportamento che in qualche modo costituisce una minaccia o un’offesa per il suo diritto alla vita è da considerarsi un grave atto di ingiustizia ( pillola del giorno dopo, la RU 486). Un prezigote, un pre-embrione diventerà un pre-neonato, un pre-adulto, un pre-vecchio ha solo bisogno di tempo per potersi realizzare. Vogliamo negarglielo!?! “Il passaggio dalla potenzialità alla realizzazione della medesima non muta la natura dell’essere, ma al contrario la realizza: nessuno diventa cio che non è”( Mons. Carlo Caffarra)
Vuoi sapere dopo quanto tempo si forma lo zigote e dopo quanto tempo lo spermatozoo incontra l’ovulo femminile formando lo zigote? Il momento fondamentale che segna l'inizio della esistenza di un nuovo "essere umano" è rappresentato dalla penetrazione dello spermatozoo nell'ovocita (in vitro entro 30/40 minuti dall’incontro dei due gameti). L’incontro-penetrazione dello spermatozoo nell’ovocita è l’evento che nel tempo e nello spazio congiunge e fonde letteralmente le due cellule gametiche aploidi e ne fa una unità biologica diploide, lo zigote ( entro 15- 30 ore dall’incontro dei due gameti). Avvenuta la penetrazione spermatica dell’ovocita si sviluppa quindi una serie di eventi regolata da una linea di sviluppo progressiva, continua e orientata che porta alla formazione del nuovo essere umano. Ma vorrei precisare che la generazione di una persona umana non può essere paragonata alla produzione di un oggetto: l’origine di una persona è il frutto dell’amore dei suoi genitori, si genera con il corpo, l’intelletto, la volontà, l’accoglienza. La nuova vita non è un prodotto biologico, né opera solo dell’uomo e della donna ma fa appello al Suo Creatore, al Suo Amore, alla Sua protezione ancor prima che a quella doverosa dei genitori e della legge. Quando un uomo e una donna si amano davvero e sinceramente, desiderano essere una sola cosa, non si chiedono quanto tempo impiegheranno per incontrarsi, quanto durerà il loro incontro, si amano e basta, così , scusa il paragone, è tra l’ovulo e lo spermatozoo, essi come il loro “proprietari” vogliono essere una solo cosa, corrono per incontrarsi e fondersi in unica realtà: una nuova vita. Vogliamo ostacolare la loro fusione? Certamente ci indigneremmo se qualcuno impedisse in ogni modo a un uomo e ad una donna che si amano sinceramente e totalmente di essere una sola cosa, mentre restiamo indifferenti se il povero ovulo e il povero spermatozoo appartenenti a una coppa che dice di volersi bene sinceramente non possono fondersi perché è impedito il loro incontro d’amore nell’ambiente adatto e al tempo giusto. Certo occorre responsabilità, ma occorre essere responsabili nel pieno rispetto della verità sull’uomo e sulla naturale fertilità di coppia. Unità non è possedersi egoisticamente, né limitarsi a stare bene insieme ma accogliersi e donarsi con amore nell’Amore, aiutandosi a crescere per realizzare insieme un progetto di vita, e per noi cristiani il progetto che Dio ci ha affidato. La fecondità non è in male da debellare ma un dono profondo insito in ciascuno di noi senza del quale io donna o uomo non posso chiamarmi tale. Per regolare la propria fertilità di coppia esistono i metodi naturali detti cosi perché rispettano le leggi della natura e non contraffanno l’amore . Essi educano la coppia ad amarsi alla maniera e la tempo giusto nel rispetto di se stessi e dell’altro, a non usare l’altro come strumento di piacere ma ad accoglierlo come dono. Essi non sono una invenzione della Chiesa ma sono scientificamente approvati (l’ovulo, una volta espulso dal follicolo ha solo 24 ore di tempo per incontrasi con lo spermatozoo e questo ha solo 72 ore di tempo nelle vie genitali femminili per trovarlo, scusami l’estrema sintesi !) Il rapporto sessuale è il gesto unico attraverso il quale l’uomo e la donna di donano reciprocamente ciò che hanno di più intimo, ma anche di più sacro: le fonti della vita. E’ il dialogo di due cuori e di due anime attraverso i corpi. E’ la manifestazione più forte dell’amore tra due persone che porta a una comunione molto intensa, non può quindi ad essere ridotto a semplice rapporto genitale!. Non esiste nessun criterio per dire se un bambino desiderato sarà felice o se un bambino non desiderato sarà infelice. Inoltre un bambino desiderato prima della nascita potrebbe diventare indesiderabile una volta nato o per motivo della sua evoluzione o per i mutati rapporti tra i suoi genitori. Occorre quindi educarci all’accoglienza e ad amarsi sinceramente. L’uomo presume di sapere la verità sull’amore ma l’ignora. Dio stesso è venuto per insegnare questa verità e a donare all’uomo la capacità di realizzarla!