Continua l’apostolato a Scampia (Na): nelle Vele, nel Parco Castello, nel Parco Girasole, in Via Labriola.
Quando si incontrano le famiglie si viene a conoscenza di tante realtà, di tanti problemi che le affliggono: mamme separate con figli che si mettono nei pasticci; bambini abbandonati a se stessi sui ballatoi con i papà in carcere e le mamme incapaci di seguirli; famiglie numerose che vivono nello stesso appartamento; ragazze che non hanno nemmeno quindici anni e già sono madri con ragazzi che non vogliono riconoscere la paternità. A questo proposito viene spontaneo invitare tutti a farsi carico di queste situazioni per aiutare soprattutto i giovani ad essere più responsabili e a crescere nella grazia di Dio. Nei limiti del possibile noi cerchiamo di parlare con loro e invitiamo anche voi a darci una mano, soprattutto con la preghiera, affinché nessuno, come Caino, dica: “Chi sono io, il custode di mio fratello?”.
Molte famiglie si sono trasferite nel nuovo parco. Speriamo non diventi una ripetizione delle Vele sia per quanto riguarda l’igiene e sia per l’incuria verso gli ambienti. C’è però da dire che anche lì sono presenti tante famiglie squisite che vivono sul serio i valori, il rispetto reciproco e verso gli estranei.
In alcuni palazzi si sono formati cenacoli di preghiera e, passando di famiglia in famiglia, si riesce a fare anche una catechesi continuativa.
Nelle Vele siamo riuscite a pregare con più famiglie insieme e, grazie a Dio, a riportare alcuni ai Sacramenti, un compito arduo, dal momento che, mancando il lavoro, prevale l’illegalità e “l’arte di arrangiarsi”.
Nel mese di maggio, nonostante le difficoltà, abbiamo allestito un altarino e pregato la Madonna con il Santo Rosario sui pianerottoli della Vela celeste. C’è da dire che hanno partecipato, non sempre numerosi, sia mamme che bambini e qualche volta anche giovani. C’è ancora tanto da fare lì… speriamo che il Signore ci dia tanta forza per poter continuare!
Sorella Maria Z.