Pensando a Maria

 

 

 

                                                         

Lì,  nella sua stanzetta , alla scuola  della Parola di Dio, alla visita dell’arcangelo Maria rinuncia al suo io.

Lì, tra la povera gente più precisamente in una stalla Maria accetta di partorire  il Figlio di Dio.

Lì, alle nozze di Cana ,  Maria si fa carico delle difficoltà degli sposi, intercedendo presso il Figlio suo.

Lì,  sotto la croce,  Maria,  unita alla sofferenza del Figlio di Dio,  tiene accesa la fiamma del la fede .

E infine lì , nel cenacolo,  al piano superiore, Maria tiene uniti tutti i discepoli, in attesa dello Spirito,  comprendendo le loro ansie e preoccupazioni.

 

Come non pensare a  Maria anche come

 

Donna di comunione , quella comunione che non è condividere semplicemente un qualche cosa, uno stare insieme tanto per…  ma un vincolo che dà la capacità di costruire, e il frutto di questa costruzione deve essere l’UNITA’.

Certamente la comunione va costruita giorno per giorno , sono necessarie la fede ,  la speranza ma bisogna  esercitare anche e soprattutto la rinuncia,  la sopportazione, la pazienza,  e tutte quelle virtù che altro non sono che il Vangelo stesso.

Purtroppo fare ciò non è facile perché  dobbiamo combattere giornalmente con una natura inficiata dal peccato,  che ci spinge a rompere ogni comunione,  allettandoci a pensare che “io sono meglio dell’a ltro” ,  “io posso più degli  altri ”, “ io so come fare”,  e questo ci allontana gli uni dagli altri.

Non ci può essere comunione e quindi unità dove ci sono invidie, gelosie, superbie, confronti,  per rimanere uniti c’ è sempre bisogno di chi sappia rinnegarsi per primo,  per fare le ragioni di Cristo.

 Maria ha fatto tutto questo.  Ha rinunciato al suo “io sono” , “io penso” , e lasciandosi guidare dalla Parola di Dio, ci ha mostrato come attraverso l’obbedienza e il servizio d’amore cresce la comunione, realizzando la volonta’ di Dio  ossia di essere una cosa sola,”come tu Padre sei in me e io in te” (Gv 17, 21).                                       Sr. Silvana