La completa continenza non è né impossibile né dannosa allo spirito umano in quanto nella maturità e nella delicatezza della nostra vocazione di donne consacrate, amiamo Cristo di amore profondo e personale che si esprime concretamente nell’amore verso il prossimo. Non possiamo certo amare le creature con l’amore di una donna per un uomo, ma questo non significa essere di pietra, senza cuore, Gesù pianse per l’amico Lazzaro, ebbe compassione per i malati nel corpo e nello spirito, sulla Croce pensò a Sua Madre e l’affidò a Giovanni. L’amore di Dio libera in una maniera tutta particolare il nostro cuore dalle cose e dall’affetto disordinato alle creature, lo riempie della sua presenza. Nel nostro cuore c’è posto solo per Lui e in Lui amiamo tutti con lo stesso Amore. Una donna sposata può amare un solo uomo, avere alcuni figli, una donna consacrata a Dio totalmente e sinceramente non riesce a contenere l’amore che Dio ha posto nel suo cuore e “in tutta fretta” corre laddove l’Amore è calpestato, non è conosciuto, laddove c’è bisogno di ricostruire l’altare che Dio ha posto nel cuore di ogni uomo, fatto a immagine e somiglianza Sua.
La verginità consacrata non è sterilità ma è fecondità nella misura della donazione che l’anima fa al suo Dio, unico Signore del suo cuore. Consacrarsi al Signore non significa quindi un elenco di no, di rinunce ma è amore che si fa donazione e che riempie e dà senso alla vita!
Per fare questo occorre essere liberi dall’affetto disordinato alle cose e alle creature, di qui la necessità di abbracciare la povertà, che è disponibilità ad aderire senza riserve alla Volontà di Dio e a riconoscere che tutto viene dalla Sue mani. La povertà evangelica è concretamente realizzabile con la piena sottomissione alla Volontà di Dio che si esplica nella volontà dei Superiori, Suoi legittimi rappresentanti.
La verginità del corpo, del cuore e della mente è realizzabile vivendo nella castità, povertà e obbedienza, in sincerità e verità, unicamente per amore di Dio. Alla base di tutto deve esserci l’umiltà … - ”ha guardato l’umiltà della Sua serva - esclama Maria SS, modello di ogni consacrata. Dio è affascinato dal cuore umile e contrito, non sa dire di no ad ogni sua richiesta. La nostra piena fiducia e il nostro abbandono in Lui Lo spingono a interessarsi a noi anche nei più piccoli particolari della nostra vita quotidiana.
“Perfino lo splendore del sole pomeridiano pare spento e offuscato di fronte a un cuore verginale… E’ un fiore estratto dal cuore di Dio”. Il mondo non comprende a pieno una donna consacrata ma la rispetta profondamente. “Benché la strada sia irta di spine e cosparsa di croci di vario genere, nulla la spezza “, è un esercito schierato a battaglia, vive totalmente e solo per Gesù, nel suo cuore trova confortevole dimora Dio stesso. “Maria SS la custodisce e l’ammaestra … Gesù si comunica di preferenza con un animo puro perché solo esso è capace di eroismo e sacrificio”, ad imitazione del suo Maestro, mite e umile di cuore.
La purezza di cuore può essere raggiunta permettendo al Signore di penetrare nei punti più segreti e profondi della nostra anima per fare luce: Io sto alla porta e busso… conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.
“Nessun angelo ha un rapporto di così stretta intimità con il Signore come un’anima verginale” e nessun amore umano può portare ad una così intima unione come quella con Cristo nostro Signore.
Liberiamoci da tutto ciò che può frenare il nostro slancio verso Dio, fossero anche gli affetti più cari, in Lui li ritroveremo e non solo nel nostro pellegrinaggio terreno ma anche nell’eternità. Abbracciando la povertà siamo totalmente libere per la contemplazione del nostro Dio e per il servizio amoroso ai fratelli.
Se voglio sapere se amo Dio, devo chiedermi quanto sono obbediente non solo nelle grandi cose ma anche nelle piccole, non solo quando il giudizio dei miei superiori collima con il mio ma anche quando è divergente perché certa che l’obbedienza salva da ogni errore. L’obbedienza è la sola condizione per una stretta comunione con il Signore: un’unica fiamma d’amore dalla fusione della volontà umana con quella divina. Le rinunce per la povertà o per la castità sono cose che nel mondo ognuno può compiere ma offrire la propria volontà, di cui si ha pieno controllo, è dono di Grazia, che Dio concede a chi vuole vivere in uniformità alla Sua Volontà.
Se trascuro l’obbedienza anche la povertà finirà e quando non c’è povertà non c’è nemmeno più la castità. “Custodite, o vergini, custodite ciò che siete. Custodite ciò che sarete. Vi attende una magnifica corona. Il vostro coraggio avrà la meritata ricompensa…Conservate intatta la vostra verginità e ciò che con matura deliberazione avete abbracciato, fatelo perdurare inviolabilmente con chiara consapevolezza. Per questo non curatevi tanto dell’aspetto esteriore, di monili e di vane eleganze, quanto piuttosto della santità della vita “ (S.Cipriano vescovo e martire).
Possa sempre il mondo vedere l’amore di Dio nel nostro sorriso, nel nostro servizio. La Vergine Maria ci sostenga e il suo Cuore Immacolato sia nostro rifugio nei pericoli. Alla fine della nostra vita potremo dire al Signore: - Ti ho consacrato tutta la mia vita: ora, mio Sposo, vengo a Te con la lampada accesa. Ed Egli, pieno di amore misericordioso, ci dirà: - Vieni, mia sposa, vieni!
Sr Maria Laura