Il mondo meraviglioso dei bambini

 Non c’è cosa più bella al mondo dei bambini, essi sono semplici, fiduciosi, innocenti, puri, belli come gli angeli. Guardare gli occhi di un bambino è come guardare l’immensità del mare e lo splendore luminoso del sole.  La delicatezza e la fragilità di un bambino commuove l’anima dell’uomo.

 

Già dal suo grembo la donna assapora il calore di quella creatura che ha dentro di sé ed è stata voluta da Dio.

Dio ci ha pensati e amati prima che nascessimo: “Sei Tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio, sono stupende le tue opere, Tu mi conosci fino in fondo, non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra. Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi, e tutto era scritto nel tuo libro, i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno. Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio, se li conto sono più della sabbia, se li credo finiti, con te sono ancora”(Salmo 138).

Siamo tutti chiamati alla difesa della vita già dal grembo materno, il Salmo 138 ci dice chiaramente  che la vita è nelle mani di Dio  e quindi è sacra.

Il mondo dei bambini è come l’arcobaleno, fatto di tanti colori, ognuno con il suo carattere, con il proprio colore della pelle, con la propria lingua, bello, brutto, sano o malato. I bambini sono il futuro dell’umanità,

spetta a noi, con la sapienza che viene da Dio educarli, proteggerli e farli diventare uomini e donne santi, mettendo Dio al primo posto e poi dopo il resto.

Una corretta ed esemplare vita cristiana, l’esempio dei genitori e degli educatori trascinano più delle parole. Il vero bene dei bambini non è dare loro tutto ciò che desiderano o ciò che non abbiamo avuto noi ma donare rispetto, amore, delicatezza, il proprio tempo, spegnendo il televisore per dialogare, capire i loro bisogni, le loro difficoltà e correggendoli con un’autorità affettuosa.

 

 Un giorno feci una riflessione guardando dei bambini giocare, alcuni giocavano tutti insieme, si divertivano, parlando tra di loro, si organizzavano per la gita scolastica, un altro bambino, che faceva parte dello stesso gruppo, giocava invece da solo, aveva difficoltà a parlare con gli altri compagni, nel suo sguardo, però, non c’era tristezza, era sereno, forse perché era stato abituato a stare solo.

I bambini devono imparare a socializzare con gli altri, a fare gruppo per sperimentare l’unione che dà la forza e capire che le diversità non dividono ma arricchiscono

Dio non vuole che rimaniamo soli, qualunque siano i problemi, il più forte aiuti il più debole, l’intelligente aiuti con carità il fratello che ha difficoltà nell’apprendere le cose.  Dio elargisce doni agli uomini, non per possederli in maniera esclusiva

ma vanno messi a disposizione dei fratelli, per crescere insieme. L’uomo è un uomo libero se non è schiavo del proprio egoismo, calpestando i diritti dei più deboli, di chi non si sa difendere, di chi non parla per non perdere l’amicizia, pur vedendo il male.

I piccoli si lasciano guidare perché hanno fiducia, vedono in noi il bene, ma noi dove li guidiamo?

 

Se non abbiamo Dio nel cuore, se non viviamo nel concreto il Vangelo cosa possiamo dare ai piccoli? Solo beni passeggeri ed effimeri. I figli da adulti saranno come noi desideriamo che siano e tutto dipende da ciò che insegniamo e da come ci comportiamo. Il bambino di oggi come quello di ieri ha bisogno di attenzioni, ascolto, gratificazione, esempi di buone pratiche quotidiane continue, ha bisogno di trovare nella scuola, nella famiglia, nella parrocchia valori sani, autentici. Per fare tutto questo c’è bisogno di porsi all’ascolto della Parola di Dio che ci guida e ci rende più sapienti dei sapienti, dobbiamo leggere, studiare, dialogare, farci consigliare. Ogni correzione è faticosa ma con il tempo porta buoni frutti. E per concludere non dimentichiamo nelle nostre preghiere e secondo le nostre possibilità dei bambini che muoiono di fame, malati di AIDS, orfani, senza genitori, dei bambini a cui è negata l’istruzione, dei bambini uccisi in guerra, dei bambini vittime di abusi, dei bambini costretti a lavorare, anche loro figli di Dio, ma da noi fratelli, abbandonati!

 

 

                                                                                                                                                                                                                                                  Sorella Laura Mazzeo.