Giovedì 19 novembre 2010
Che bel grande evento a Salerno! Dopo un mese di preparazione
esultante la parrocchia di Santa Maria a Mare accoglieva le spoglie mortali di
una piccola ma grande Santa: Maria Goretti. Il
cattivo tempo non ha impedito alla folla e a tutti noi di essere lì, a piazza Mercatello, ad onorare questa grande santa. Forse molti non sanno che S. Maria Goretti
è poco più di una bambina di 12 anni, di famiglia povera contadina, la sua
storia si colloca nel 1890-1902, la sua vita è caratterizzata da un’estrema
povertà, lavoro e sacrificio. Ciò che ha reso grande questo animo è stato il
candore del giglio della sua purezza. Maria Goretti
dopo la morte del padre, si addossò il peso della casa e della cura delle
sorelline, mentre la mamma Assunta provvedeva al lavoro nei campi. Iniziava
così per Maria Goretti la sua passione che la portava
all'eroico martirio. Nel pomeriggio deI 5 luglio 1902
alla tenera età di 12 anni fu colpita mortalmente da un violento diciannovenne
che abitava nella sua stessa cascina, e che già diverse volte l’aveva insidiata
cercando di piegare al peccato la sua volontà. Ma quel pomeriggio non riuscì a
scampare, fu colpita mortalmente con 14 pugnalate per difendere la sua purezza;
al giovane accecato di passione disse : "E' peccato. Dio non vuole. No! Alessandro, tu vai all'inferno".
Pur di non
cedere alle molestie sessuali del suo carnefice preferì non solo la morte
violenta da parte di chi infieriva sul suo piccolo corpo con una violenza
inaudita, ma volle perdonare il suo uccisore e desiderò la sua conversione, le
sue ultime parole furono: “Voglio che Alessandro sia con me in Paradiso”.
Infatti, dopo la clamorosa morte di Maria Goretti,
Alessandro Serenelli scontò la sua pena, nel carcere
si convertì, partecipò alla canonizzazione di Santa Maria Goretti;
nella foto a destra , il Serenelli
siede accanto alla madre della santa. Vedi quanto è grande la divina
Misericordia!
Che grande esempio per i nostri tempi nei quali la purezza,
la verginità sembrano argomenti di vecchi tempi! Quanti giovani bruciano il
candore della vita dietro le lusinghe della depravazione, pensando solo ad appagare
i desideri dei sensi. Quello che davvero spaventa non è il peccato ma la
mentalità che fa passare per buono e giusto ciò che non lo è. Bisogna avere il coraggio di chiamare bene ciò che è
bene e male ciò che è male. La povertà ha sempre richiamato l’essere umano ai
veri valori, mentre oggi l’eccessivo amore e materialismo stanno conducendo la
gioventù sull’orlo di un grande abisso.
Vogliamo tutto, raggiungiamo ciò che vogliamo, possediamo e
siamo sempre più insoddisfatti, perché siamo poveri di spirito, i nostri cuori
non riposano in Cristo, ma sono solo alla ricerca dei piaceri materiali.
Il passaggio delle spoglie di Santa Maria Goretti
è stato e sarà sempre un grande richiamo a cercare e desiderare la purezza
della vita nei gesti, negli sguardi, nei comportamenti, nelle mode per poter
riscoprire la bellezza del crescere insieme.
Ad accogliere Maria Goretti c’erano
anche parecchie classi di giovani appartenenti a varie scuole e, nonostante gli
scrosci d’acqua, nessuno si risparmiava nel cercare la benedizione di questa
umile santa. Unanimi elevavamo al cielo una sola preghiera: Santa Maria Goretti lava e libera l’umanità dalle brutture
dell’immoralità!
Lucrezia