La fiducia è qualcosa che conosciamo
per intuizione, è un’esperienza
emozionale ma non solo, trae origine
dalle radici più profonde del nostro
essere, oserei dire che fa parte del nostro
patrimonio genetico, è propria della
nostra “natura”di essere umani. Nasciamo fiduciosi perché siamo stati voluti e creati dall’Amore di Dio (cfr Salmo 138 e Is 43,1.4)
Senza fiducia in se stessi non ci può essere azione e senza fiducia negli altri non ci può essere inte-razione.
Caratteristiche della fiducia
1. elemento soggettivo
2. elemento oggettivo
3. elemento d’azione
4. elemento di riflessione
Fiducia fantastica – sfiducia- fiducia reale.
Aver fiducia non è mai un fatto ir-razionale o pre-razionale ma coinvolge tutta la nostra persona, mettendo in collegamento mente cuore spirito.
La fiducia è la condizione preliminare indispensabile per ogni incontro aperto e pienamente umano. Per un rapporto di intimità e di confidenza.
«Con quello che ti mostro di me, con quello che ti dico di me, so che potresti farmi del male; ma te lo mostro e te lo dico ugualmente perché so che tu non mi farai mai del male. Di te mi fido».
Un rapporto intimo di fiducia è anche un rapporto in cui le persone sono libere di esternare i propri sentimenti.
La chiave è la comprensione, non tanto in senso intellettuale, ma con il cuore.
Segni chiari e integri per ridurre al minimo le zone d’ombra che non permettono di comprendere in verità tutta la realtà.
La fiducia implica due punti essenziali:
- l’accettazione del sé, ossia dare stima e valore al proprio essere
- l’accettazione degli altri, ossia dare stima e valore all’altro.
Non dimentichiamolo…siamo ad immagine e somiglianza di Dio!
Certamente la fiducia deve essere un sentimento più forte dell'incoerenza e della volubilità che fanno di ogni essere umano quanto mai imprevedibile; la fiducia conosce queste caratteristiche così estese ed evidenti, ma le supera «a credito».
La fiducia è un sentimento che riguarda il futuro, non il presente
La fiducia è il sentimento che non riguarda solo il momento dell'incontro e del dialogo, ma anche e soprattutto il futuro.
- Ho fede, fiducia nelle tue, nelle mie, nelle nostre potenzialità di bene, ho fiducia che prima o poi l’amore trionferà.
- Si nutre di speranza, è alimentata dalla carità, è sorretta dalla fede
La fiducia è uno dei doni più preziosi e più significativi che possiamo fare ad una persona: è il gesto di abbandono senza riserve all’altro, trovando in lui un rifugio e nel rifugio un riposo ( che meraviglia quando questa fiducia il singolo, la coppia, la famiglia la ripone in Dio! ….e chi confida nel Signore non resta deluso.
Possiamo veramente sintetizzare che la fiducia è racchiusa nei verbi
amare, aderire, seguire, rispettare, servire, incontrarsi, dialogare, comprendere, compatire
Verbi che garantiscono la fiducia nel tempo.
Ma che hanno bisogno di un altro verbo: Perdonare
Alcuni suggerimenti pratici….
Incomincia col decidere di esporti un po’ di più ogni giorno.
Prendi la decisione di essere veritiero in ogni momento
Apriti ed accetta la verità dell’altro. Soprattutto non condannarlo, o non vorranno più dirti la verità. Vincere il pregiudizio che si ha con la carità, comprendendo le debolezze altri più che alimentare il nostro pregiudizio.
Quando ti rendi conto di non avere fiducia in te stesso in una certa area della tua vita, trova il coraggio di ammetterlo e vedrai che i tuoi limiti si spingeranno più in là.
Quando trovi difficile aver fiducia in qualcuno, dillo a quella persona e renditi conto che questa sfiducia si basa su esperienze passate e che per te è impossibile, per il momento, fare altrimenti. L’altro rispetterà la tua franchezza.
Metti in conto i fallimenti ma non lasciarti ostacolare da essi . Ti sono serviti. Meglio correre qualche rischio, calcolandone bene la portata, piuttosto che precludersi sistematicamente di vivere una vita di relazione
Non misurare il tuo valore in base a ciò che hai acquisito, misuralo in base a ciò che “sei” in Dio naturalmente.
La grande santa della fiducia, Teresa di Lisieux, scriveva in «Storia di un'anima» (cap. IX):
«Devo sopportarmi quale sono, con le mie imperfezioni senza numero; ma voglio cercare il modo per andare in cielo per una viuzza diritta, corta, una strada nuovissima: viviamo in un secolo di invenzioni: non val più la pena di salire i gradini di una scala; presso i ricchi questa funzione è compiuta, vantaggiosamente, dall’ascensore. Anch'io vorrei trovare un ascensore per innalzarmi fino a Gesù, poiché sono troppo piccola per salire la difficile scala della perfezione! ...L'ascensore che deve innalzarmi sino al cielo sono le tue braccia, Gesù! Perciò non ho bisogno di crescere, occorre invece che io resti piccola. Mio Dio, tu hai superato le mie aspettative ed io voglio cantare le tue misericordie».
Gli elementi per costruire la fiducia e….. una formula per ricordare
Capacità di ripresa e d’accoglienza: ricominciare di nuovo con pazienza e amore, certi delle potenzialità di bene che sono in ciascuno di noi
Integrità: tutta la persona è coinvolta, segni chiari e integri per ridurre al minimo le zone d’ombra nei rapporti interpersonali
Credibilità: al dire deve corrispondere l’agire.
Empatia: partecipazione che è comprensione non tanto in senso intellettuale ma con il cuore: partecipo del tuo stesso stato d’animo.
Interesse personale: egoismo, “tutto ruota intorno a me”.
Incoerenza: il modo con cui operiamo è incongruente con quello che diciamo.
Misericordia: cuore aperto e accogliente sempre e in ogni circostanza verso chi è caduto, è venuto meno nel rapporto di fiducia ma vuole riparare, un cuore che sa trasfondere e trasformare tutto nell’amore di Gesù.
Signore: E’ lui che sa scrivere dritto sui righi storti, è lui che ci ha insegnato a fidarsi dell’uomo, perché si è fatto Uomo, è Lui che ci insegna ad amare senza riserve e a sperare contro ogni speranza.
Dot.ssa Laura Daprile