Ciò che dobbiamo fare è avere, e infondere nella nostra opera, un amore ancor maggiore e un servizio ancor più generoso.

 


- Nella scuola, il servizio ai bambini e la preparazione delle lezioni e della scuola domenicale debbono essere fatti con attenzione e sollecitudine ancora maggiori per i bambini.

 

- Il catechismo in preparazione alla comunione o la preparazione al matrimonio, devono essere fatti con ancor maggiore fede e convinzione circa ciò che insegnate – e sempre in base a una concreta preparazione e studio di quella che è la dottrina attuale della Chiesa.

 

 

- Nel preparare le famiglie, particolare attenzione dev’essere riservata alla fedeltà della vita coniugale, all’insensatezza dell’aborto, all’importanza della pianificazione familiare naturale, segno d’amore grandissimo.

 

-         Nel lavoro di infermiera, o presso i dispensari, andate in oratorio, e non chiudete senza esservi prese cura di tutti. Nel distribuire medicine, fatelo con rispetto: non umiliate la povertà del povero dando con malagrazia e sempre in fretta.

 

-         Se lavorate coi lebbrosi – che amore, che tenera compassione, che tenero e coraggioso amore dovete saper avere! Se pregate sarete capaci di servire con fede… e, se credete, il frutto della fede è l’amore e la compassione. I lebbrosi hanno bisogno del vostro amore, di un amore fatto di comprensione, di pazienza, di riguardi, di rispetto.

-         Se lavorate a Nirmal Hriday – vivo Tabernacolo del Cristo sofferente – come devono essere pulite le vostre mani, per toccare quei corpi in disfacimento, come deve essere puro il vostro parlare, per saper esprimere parole di conforto, di fede e d’amore! Per molti di loro si tratta del loro prima contatto con l’amore, e può darsi sia anche il loro ultimo. Come dovete essere pronte e sollecite in loro presenza, in Sua presenza, se davvero credete a ciò che Gesù ha detto: “L’avete fatto a me”.

 

- Se lavorate a Shishu Bhavan, dove nasce la vita, quanto tenero amore e capacità di affettuoso contatto fisico dovete mettere nel vostro lavoro! Come avete bisogno di fare, del lavoro che svolgete, preghiera – e non solo di svolgerlo. Fatelo con la coscienza di quale è il vostro scopo: è proprio lì che dobbiamo proteggere i piccoli che nessuno vuole. E specialmente dobbiamo prenderci cura delle nostre ragazze ormai cresciute – nella loro fame d’amore, e a causa del loro essere state sempre rifiutate, a volte possono dare dei problemi. Il lavoro che si fa con loro è ancor più difficile di quello che si fa coi lebbrosi, ma sono loro il Cristo nel suo volto più dolente. Aiutatele a pregare, pregate con loro, siate tra loro una che va per servire e non per essere servita. Che non vi si senta mai usare parole come: “Ti abbiamo raccolto dalla strada…”, oppure: “Non sei una ragazza per bene…” o simili. La ragazza, la persona che avete di fronte è stata, come voi e me, creata dalle stesse mani amorevoli di Dio, per cose grandi, per amare ed essere amata – e di conseguenza è mia sorella, mio fratello.

-         Se visitate le famiglie, con quanto delicato rispetto e dignità dovete fare questo lavoro – quanto avete bisogno dell’esempio di Maria. Quando visitò sua cugina, Maria si recò da lei con Gesù in grembo, come la serva del Signore – non per fare pettegolezzo, non per trovare dei difetti, non per ferire, non per offendere: per servire. L’esempio ce lo ha dato Gesù: prima di poter offrire il suo corpo ai discepoli, volle lavare loro i piedi. E dunque, fate in modo che la vostra visita arrechi pace, gioia, unità. Per rispetto dei poveri, non mangiate e non bevete quando siete fuori a visitare i ricchi, o i poveri. Andate pregando, pregate con loro, lasciate le loro case pregando.

                                                     Madre Teresa di Calcutta